Il Cansiglio è un’area naturale protetta di grande valore, nota per la sua diversità faunistica e per essere una delle poche zone in Italia dove la caccia è stata bandita da tempo. Questo provvedimento ha fatto sì che diverse specie animali trovassero rifugio in questi luoghi e potessero prosperare in un ambiente protetto.
Mammiferi Emblematici
Il Cansiglio ospita una varietà di mammiferi che varia dai più comuni ai più rari. Mentre è abbastanza frequente avvistare caprioli, cervi e daini, la presenza di animali come la lince e l’orso bruno è un vero segno della ricchezza faunistica del territorio. Creature dalle abitudini notturne come la martora, la faina e la donnola esplorano silenziosamente il bosco al calar del sole. Non bisogna dimenticare anche gli insettivori come la talpa e il toporagno, essenziali per mantenere un equilibrio biologico nel sottobosco.
Uno degli spettacoli più affascinanti del Cansiglio, specialmente all’imbrunire, è l’avvistamento di mammiferi come il capriolo (Capreolus capreolus) e il cervo (Cervus elaphus). Quest’ultimo, in particolare, è presente in buon numero nelle dense foreste del Cansiglio, un segno tangibile della salute dell’ecosistema. Accanto a questi, c’è anche il daino (Dama dama), introdotto dall’uomo in tempi passati e che ora si sta espandendo in modo significativo.
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Il Cielo dei Rapaci
Il cielo del Cansiglio è dominato da una serie di rapaci imponenti. Oltre alla già citata poiana, l’area è casa per rapaci come l’allocco, la civetta, il gheppio, gli sparvieri e le magnifiche aquile reali. Questi predatori alati giocano un ruolo cruciale nell’ecosistema, mantenendo sotto controllo le popolazioni di piccoli mammiferi e uccelli.
I Misteriosi Mustelidi
Il Cansiglio ospita anche una varietà di mustelidi, creature notturne e crepuscolari che rappresentano una parte fondamentale dell’ecosistema forestale. Tra questi troviamo la martora e la faina (Martes martes, M. foina), creature agili e silenziose. Non bisogna dimenticare il tasso (Meles meles), con le sue caratteristiche strisce nere sul volto, e la donnola (Mustela nivalis), il carnivoro più piccolo presente sul territorio nazionale.
Predatori e Equilibrio Naturale
Nonostante la predominanza di questi erbivori, la loro espansione sta diventando un motivo di preoccupazione a causa della mancanza di predatori naturali. Tuttavia, negli ultimi anni, ci sono stati segnali positivi che suggeriscono un possibile ritorno all’equilibrio: sono state segnalate presenze della lince (Felis lynx), un predatore agile ed efficiente. Oltre a questo, ci sono state sporadiche incursioni da parte dell’orso bruno (Ursus arctos), un gigante del mondo animale che potrebbe contribuire a mantenere sotto controllo le popolazioni di grandi erbivori.
Tradizioni Pastorali
La ricchezza del Cansiglio non si limita ai suoi boschi. All’interno della conca, vasti spazi sono dedicati al pascolo. Ancora oggi, nonostante la modernizzazione, queste terre vedono la tradizionale pratica della pastorizia. Gli ovini e i bovini pascolano liberamente, contribuendo a modellare il paesaggio e mantenere viva una tradizione secolare.
La Legge e la Caccia
Una delle principali ragioni per cui la fauna del Cansiglio è così ben conservata è la proibizione assoluta della caccia. Questo divieto ha permesso a molte specie di rifugiarsi e prosperare in quest’area, rendendola un autentico santuario per gli animali.
In conclusione, Il Cansiglio è una testimonianza vivente di come la protezione e la gestione attenta di un’area possano portare a un ecosistema florido e equilibrato. Ogni creatura, dal più grande cervo alla più piccola donnola, ha un ruolo da svolgere in questo intricato tessuto di vita, e la responsabilità di preservare quest’armonia è nelle mani di tutti noi.