Il lago di Santa Croce è un lago semi-naturale situato in Alpago ad un’altitudine di 386 m sul livello del mare, nella parte meridionale della provincia di Belluno in Veneto.
Con una superficie di 7,8 km, il lago di Santa Croce è il lago più grande ed interamente su suolo regionale del Veneto. In prima posizione ci sarebbe il Lago di Garda, ma trovandosi a confine con Trentino e Lombardia non può essere considerato come lago interamente Veneto.
Teorie sulle fasi di Formazione del Lago di Santa Croce:
- Si suppone che il Fiume Piave anticamente passasse per l’Alpago e scendesse verso la pianura veneta tramite dove si trova oggi Vittorio Veneto.
- In seguito, si ipotizza che fenomeni di tipo franoso e a sbarramento alluvionale nei pressi di Santa Croce e Fadalto bloccarono il corso del Piave deviandolo verso Belluno.
- Questi fenomeni franosi vennero causati dal ritiro dei ghiacci Pleistocenici in un periodo compreso tra 2,58 milioni e 11.700 anni fa.
- Le acque intrappolate dai fenomeni franosi nell’odierna zona dell’Alpago divennero così il Lago di Santa Croce come lo conosciamo oggi.
Fauna del Lago di Santa Croce:
Il lago di Santa Croce ospita 16 diverse specie ittiche. Abbiamo abbondantemente trattato tutte e 16 in questa sezione del sito, ma ricordiamo tra i pesci più importanti il Pesce Persico, Luccio, Trota Lacustre, Coregone e Anguilla.
Nomi storici documentatii per il Lago di Santa Croce:
- Epoca romana:
- Lacus Piso
- Lapacinus o lapacinensis
- Lacus Pasinus
- Lacus Pasino, (Lago Lapisino)
- Medioevo: a partire dal XII secolo d.C. si hanno tracce delle prime chiese costruite nella zona dell’attuale insediamento di Santa Croce. A partire da questo periodo, il nome dell’abitato iniziò probabilmente ad entrare nel parlato quotidiano dei viaggiatori e persone del luogo, estendersi per associazione anche al lago adiacente, diventando quindi Lago di Santa Croce. (ricordiamo infatti che per millenni e fino agli anni ‘90 del novecento, chiunque salisse verso l’Alpago era obbligato a transitare per la Sella di Santa Croce sopra il Fadalto).
Venti Termici Costanti e Sport d’Aria al Lago di Santa Croce:
In questa pagina abbiamo delineato in dettaglio il fenomeno dei venti pomeridiani al Lago di Santa Croce, dove la differenza di temperatura tra le montagne dell’Alpago e la pianura veneta causano un flussi d’aria quotidiani che aumentano vorticosamente in velocità nei pressi della strozzatura del Fadalto, generando venti costanti che soffiano verso nord sul lago nei mesi estivi e primaverili. Questo fenomeno rende il Lago di Santa croce luogo ideale per decine di diversi sport d’acqua.
Importanza del lago di Santa Croce per la produzione di energia idroelettrica:
Con i suoi 120 milioni di metri cubi, il Lago di Santa Croce è sbarrato a nord da una diga che ne innalza il livello a 386 m nei pressi di Bastia. L’espansione del bacino del lago avvenne negli anni ‘30 del novecento. Il lago è tutt’oggi il centro vitale del sistema idroelettrico di Santa Croce e del Piave, gestito dall’Enel.
Il lago di Santa Croce fornisce acqua alle seguenti centrali:
- Fadalto Nuova – (MW): 210.0 – annua (GWh): 346.8
- Nove Nuova – (MW): 65.0 – annua (GWh): 295.2
- San Floriano Nuova – Power (MW): 9.0 – annua (GWh): 48.6
- Castelletto – Power (MW): 17.0 – annua (GWh): 75.5
- Caneva – Power (MW): 32.0 – annua (GWh): 222.0
- Livenza – Power (MW): 5.4 – annua (GWh): 41.0